Chi Siamo

Nell'ambito delle manifestazioni indette nell'estate del 1976 per il rilancio dei valori paesaggistici, storici e culturali della montagna varesina, i componenti l'ASSOCIAZIONE AMICI DEL SACRO MONTE ebbero l'idea di invitare a recitare in pubblico un certo numero di Poeti conosciuti per la particolarità di esprimersi nell'idioma tradizionale locale.

Fu così che dopo un timido ed emozionale approccio, assisi sui palchetti costruiti in quell'incantevole borgo che tutti i varesini e i varesotti conoscono come "La Madòna dul Mùnt", con i visitatori presenti quel giorno, nacque nei Poeti presenti la consapevolezza che la Poesia dialettale non era una poesia minore, anzi, il grande consenso riscosso quel giorno fece sì che maturasse in loro la voglia di non lasciare fine a se stessa quella splendida esperienza.

Risultò quindi quasi ovvio e consequenziale che uomini illustri e di grande carisma come il Prof. Salvatore Furia e il prof. Carlo Alberto Lotti proponessero agli stessi poeti di costituire, sotto l'ala protettiva della Madonna e dell'Associazione Amici del Sacro Monte, un organismo che riunisse e rappresentasse la realtà dei diversi Poeti e Prosatori vernacolari che operavano individualmente nel territorio della provincia di Varese. Nacque così il 24 dicembre 1976, vigilia di Natale, il CENACOLO DEI POETI E PROSATORI DIALETTALI VARESINI E VARESOTTI con sede morale in Santa Maria del Monte di Varese e con l’adesione totalitaria dei protagonisti dei recitals di quell' estate indimenticabile.

I Poeti Prosatori presenti allora e che diventarono così Soci Fondatori erano: Ermanno Abbiati, Amelia Albini, Adolfo Ambrosetti, Carmen Broggi, Nino Cimasoni, Luigi Molinari, Renato Nidola, Tino Rossi ed Uberto Vedani. Questi, in ordine alfabetico i primi componenti il Cenacolo con l'aggiunta doverosa dei "Padrini Sacromontini": Salvatore Furia e Carlo Alberto Lotti.

Il Cenacolo prese a vivere e cominciò a girare in vari centri dell'area varesotta e confinanti località comasche e milanesi con qualche puntata all'estero nel vicino Canton Ticino.

L’accoglienza era ovunque cordiale e larga di consensi, favorita anche dalla disponibilità e dal calore umano che i Poeti e Prosatori riuscivano a trasmettere con le loro poesie.
Mancava una sede sociale e allora i Cenacolisti si ritrovavano, nell' occorrenza di conferenze, dibattiti e conversazioni con amici presso locali pubblici o privati e questa consuetudine favorì la crescita delle adesioni alla neonata Associazione.

L’ingresso di nuovi soci rese però necessario però al Cenacolo un assetto organizzativo efficiente, nonché una regolamentazione interna e una qualche forma di dirigenza che ne pose a capo, almeno nei primi anni un "Coordinatore".
Nell'ordine: Salvatore Furia, Luigi Molinari, Tino Rossi nominati alternativamente negli anni dal '76 all"81, successivamente un "Delegato Responsabile": Tino Rossi, dall"82 all"87 per proseguire fino alla nomina del primo Presidente: Tino Rossi, dal 1988 al 2001. Tino Rossi nel 2001 chiudeva la sua avventura da Presidente così come l'Italia chiudeva con la lira e si apriva al mondo con l'Euro. La presidenza del Cenacolo venne assunta da Luigi Molinari che conservò la carica solamente sei mesi per essere poi sostituito da Natale Gorini, il Re Bosino! Natale Gorini è stato Presidente del Cenacolo dal 2002 al 2006.

Nel corso di tutti questi anni la vita del Cenacolo ha avuto alti e bassi come tutte le Associazioni ma i suoi appartenenti erano sempre più conosciuti e sempre più sulla cresta dell'onda.
Erano anche entrati a far parte, a decorrere dal 1° gennaio 1989, con identità e gestione autonoma, della Famiglia Bosina adottando uno Statuto nuovo di zecca e assumendo la nuova denominazione di "Cenacolo dei Poeti Dialettali della Famiglia Bosina'.

Spariva dalla denominazione originale la parola Prosatori e, soprattutto, la parola Varesotti. Era una scelta non di poco conto. L'ingresso nella storica Associazione varesina consentì al Cenacolo di avere la prima vera sede (seppure in prestito) stabile e poté così avere certezza circa il luogo delle sue riunioni mensili.
Tra le manifestazioni organizzate dall'Associazione degno di nota fu il "Convegno dei Poeti dialettali Lombardi e del Canton Ticino" svoltosi il 17 ottobre 1982 sempre nell'accogliente borgo di Santa Maria del Monte, la vera “casa” del Cenacolo. Una giornata di alta cultura vernacolare con gli interventi di esponenti di primo piano e un appassionante dibattito avente per tema “Realtà e valore dell'espressione poetica dialettale nel contesto della letteratura contemporanea”.

Anche a livello editoriale il Cenacolo fece cose importanti con l'edizione di diversi libri contenenti le opere dei Cenacolisti. Possiamo citarli tutti: "Quaderno di Poesie" nel 1989 in collaborazione col Comune di Varese e distribuito in tutte le scuole, "Gioia, dolore e gloria ... sül stradùn di Capèll" del 1991 per l'Editore Lotti, "Par vìiv, crèd e pensà ... cont or nòstar parlà" del 1993, realizzato con la sponsorizzazione dell'Associazione Commercianti di Varese. A queste pubblicazioni "sponsorizzate" il Cenacolo ha poi fatto seguire quelle realizzate in proprio: nel 1996 "Vint' ann da puesìa', nel 1998 una riedizione in copia anastatica de "I pues’i d'un giardinée" del socio fondatore Nino Cimasoni e, nel 2002, il volume "25 ann" che rappresenta al momento l'ultima fatica.

Negli anni si sono succeduti diversi Poeti, il Cenacolo ha subito perdite importanti e ha avuto la fortuna di poterli rimpiazzare naturalmente con altrettanto validi esponenti della cultura dialettale, si è gemellato con l'Associazione Culturale "I Soliti" di Montanaso Lombardo (Lodi) e piano piano, in punta di piedi, siamo così arrivati ai giorni nostri, con tante novità e tante facce nuove. Dal 2 marzo 2007 c'è un nuovo Presidente: Enrico Carlo Tediosi ma, soprattutto, una nuova Sede Sociale. Il 3 febbraio 2011 il Cenacolo per mano del suo Presidente ha firmato un Protocollo d'intesa con la Provincia di Varese rappresentata dal Dirigente del Settore Marketing Territoriale e Identità Culturale Avv. Paolo Ambrosoli, per la concessione di locali da adibire a Sede Soci e all'interno del parco di Villa Recalcati, sede della Provincia.

Il giorno dell'inaugurazione, il 3 aprile 2011, parecchi Cenacolisti, soprattutto i "vecchi", avevano le lacrime agli occhi, finalmente una sede tutta nostra! La nuova Sede Sociale è stata intitolata alla memoria del Prof. Salvatore Furia recentemente scomparso. Anche il nome è cambiato. È tornato all'antico con qualche modifica: dal 3 dicembre 2010 è diventato: "CENACOLO DEI POETI E PROSATORI DIALETTALI VARESINI E VARESOTTI ASSOCIAZIONE CULTURALE ADERENTE ALLA FAMIGLIA BOSINA" e il 3 novembre 2011 con atto notarile ha assunto anche veste legale nascendo di fatto ufficialmente e acquisendo altresì un nuovo Statuto ma, soprattutto, una concreta autonomia.

L’Antologia di recente pubblicazione “I stràa d’ra Puesìa” vuole essere una sorta di compendio di tanti anni di vita e ha come scopo primario la volontà di lasciare un ricordo indelebile di parole non più di uso comune ma che si portano dietro tanta passione, tanto amore, tanta storia e tante storie, tante cose, tante case, tante ore, tante mani, tanti occhi e… un po’ di Poesia.

Enrico Carlo Tediosi
Natale Gorini
Luigi Molinari
Tino Rossi